Teresa Maria Capaldo/

Ciak, si gira all’Unità sanitaria
Un film, che solo impropriamente potrà dirsi «documentario», ha portato Daniele Segre, regista già noto per l’attenzione al sociale, a far parte del «progetto interaziendale demenze», sollecitato e finanziato dalla Provincia e dall’Unità sanitaria locale (100 milioni). Il cineasta ha iniziato a Reggio le riprese della pellicola dedicata alla Malattia di Alzheimer.
Segre specifica: «Il film sarà un’occasione per alleviare la tragica solitudine dei malati e delle loro famiglie, accostandoli all’azienda Usl e al territorio con la sua rete di servizi; sarà uno spaccato di quell’umanità che si confronta ogni giorno con la malattia, osservata con sensibilità e rispetto dovuti a contesti familiari costretti a vivere un tempo nuovo e profondamente vero».
«Questo supporto psicologico forte – aggiunge il regista – non esclude che il film stesso sia utile ai tecnici per valutare quanto si è fatto e progettare futuri sviluppi del progetto». «Così – spiega Daniele Segre – preferisco definirmi un «mediatore culturale» più che un regista; senza preoccupazioni estetiche e attento alla dignità delle persone. Da tre giorni ho iniziato il lavoro e avvicinerò una sessantina di famiglie».
Negli ambienti sanitari dell’Usl si conta molto su questa iniziativa in quanto forma nuova di accostamento alla gente e di straordinario impatto emozionale.
L’arte inserita a pieno titolo in un progetto ancora sperimentale, deliberato dalla Regione ed elaborato da un gruppo di coordinamento interaziendale. Sul grave problema demenza, in particolare l’Alzheimer, operano in stretta collaborazione Usl, arcispedale S. Maria Nuova, servizi socio assistenziali del Comune.
E’ attivo da novembre un centro presso la Residenza sanitaria assistita di Albinea, struttura di secondo livello (responsabile Sergio Cecchella) con scopo diagnostico (al primo livello operano medici di base e ambulatori distrettuali). Finora vi sono approdate più di 600 persone sottoposte, appunto, a scopo diagnostico differenziale, ad una batteria di test neuropsicologici.
Non si esclude in futuro il funzionamento del centro come day-hospital.
La demenza di Alzheimer aveva colpito – al 31 dicembre 1995 – 2129 reggiani su di un totale di oltre cinquemila casi di demenze senili.